Rating MCC: cos’è, come funziona e perché è fondamentale per le PMI
Se stai pensando di richiedere un finanziamento agevolato o una garanzia pubblica per la tua impresa, devi assolutamente tenere in considerazione il rating MCC. Ma che cosa si intende esattamente con questo termine? E perché nel 2025 è diventato un elemento così centrale per le piccole e medie imprese?
Il rating MCC rappresenta un giudizio sul merito creditizio delle PMI, rilasciato da MedioCredito Centrale nell’ambito del Fondo di Garanzia per le PMI. Questo strumento pubblico è pensato proprio per facilitare l’accesso al credito, valutando l’affidabilità e la capacità di rimborso della tua azienda agli occhi delle banche e delle istituzioni finanziarie.
Che cos’è il rating MCC e a cosa serve realmente?
In sostanza, il rating MCC serve a capire se la tua impresa può usufruire della garanzia pubblica messa a disposizione dal Fondo PMI, che può coprire totalmente o parzialmente l’importo del finanziamento richiesto. Questo significa che un punteggio più alto si traduce in una maggiore copertura dello Stato, rendendo più semplice e conveniente ottenere il credito necessario.
Come spiega anche Confindustria, il rating MCC è un vero e proprio giudizio sul merito di credito dell’impresa, utilizzato per verificare la sua idoneità a ricevere la garanzia del Fondo PMI. Il sistema classifica le aziende in cinque fasce, dalla 1 alla 5, dove la prima indica un rischio molto basso e la quinta un rischio molto elevato, riflettendo così la probabilità che l’azienda riesca a rimborsare il finanziamento senza problemi.
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Come viene calcolato il rating MCC?
Il calcolo del rating non è casuale, ma si basa su un modello strutturato che prende in considerazione tre aspetti fondamentali, ognuno dei quali fornisce indicatori utili per valutare l'affidabilità creditizia di un’azienda:
- Dati economico-finanziari: si analizzano i bilanci aziendali o, in assenza, le dichiarazioni fiscali più recenti. Gli elementi che incidono positivamente sul rating includono:
- Ricavi stabili o in crescita;
- Utile netto positivo e margini soddisfacenti;
- Adeguata patrimonializzazione, ovvero un buon rapporto tra capitale proprio e capitale di terzi;
- Liquidità sufficiente per coprire gli impegni a breve termine (indici di liquidità positivi).
- Dati andamentali: riguardano la storia creditizia dell’impresa, cioè come ha gestito finanziamenti, debiti e pagamenti nel tempo. Le fonti principali sono la Centrale dei Rischi di Banca d’Italia e i credit bureau. I segnali positivi in quest’area sono:
- Assenza di ritardi nei pagamenti;
- Utilizzo corretto e costante delle linee di credito, senza sconfinamenti;
- Nessuna posizione segnalata come “a sofferenza” o “inadempienza probabile”;
- Storia di rapporti finanziari regolari e trasparenti con banche e fornitori.
- Eventi giudiziari e pregiudizievoli: si prendono in considerazione protesti, pignoramenti, fallimenti, o altre controversie legali che riguardano l’impresa o i suoi amministratori. Per ottenere un buon rating, è fondamentale:
- Non avere segnalazioni negative nei registri pubblici;
- Essere privi di pendenze giudiziarie rilevanti;
- Mostrare una governance trasparente e un track record aziendale solido;
Tutti questi elementi vengono elaborati da algoritmi specifici e sintetizzati in un punteggio finale, che colloca l’azienda in una determinata classe di merito creditizio. Un rating elevato consente di accedere più facilmente a finanziamenti, ottenere migliori condizioni economiche e rafforzare la propria reputazione verso banche e partner commerciali.
Le 5 fasce del rating MCC: cosa significano per l’accesso alla garanzia pubblica
Il modello di valutazione del Fondo di Garanzia classifica le imprese in cinque fasce di rischio (da 1 a 5) in base al punteggio ottenuto. A ogni fascia corrisponde un livello di copertura garantita dallo Stato, con condizioni differenti a seconda del rischio associato all’impresa.
Ecco cosa significano nel concreto:
| Fascia MCC | Livello di rischio | Accesso alla garanzia | Copertura massima |
|---|---|---|---|
| Fascia 1 | Rischio molto basso | Accesso pieno | Fino all’80-90% del finanziamento |
| Fascia 2 | Rischio contenuto | Accesso regolare | Elevata, ma leggermente inferiore alla fascia 1 |
| Fascia 3 | Rischio medio | Accesso ancora possibile | Copertura intermedia |
| Fascia 4 | Rischio elevato | Accesso più limitato | Copertura ridotta, previa valutazione |
| Fascia 5 | Rischio molto alto | Accesso generalmente negato | Nessuna copertura concessa |
Oltre alla fascia di rating, il Fondo tiene conto anche della finalità del prestito (es. investimenti, liquidità, consolidamento); della durata dell’operazione e della tipologia di soggetto richiedente (startup, microimpresa, PMI innovativa, ecc.)
Le novità del 2025: cosa cambia nel rating MCC?
Il modello di valutazione MCC si evolve ancora nel 2025, introducendo alcune modifiche importanti che ampliano la platea di beneficiari e semplificano l’accesso alla garanzia pubblica, in particolare per liberi professionisti e start-up innovative.
Rating esteso ai liberi professionisti
A partire dal 2025, anche i professionisti con partita IVA individuale (come consulenti, avvocati, architetti, freelance, ecc.) vengono ufficialmente valutati attraverso il modello MCC. Finora erano in parte esclusi o valutati con criteri meno strutturati. Con la nuova normativa:- I liberi professionisti vengono classificati in una delle 5 fasce MCC, al pari delle imprese;
- Il rating si basa su dichiarazioni fiscali, andamentali e informazioni giudiziarie, come per le aziende;
- Se il punteggio è positivo, possono accedere alla garanzia pubblica del Fondo per facilitare l’ottenimento di finanziamenti professionali.
Semplificazioni per le start-up innovative
Per agevolare l’accesso al credito delle imprese appena nate ad alto potenziale, il modello MCC 2025 prevede regole più flessibili per le start-up innovative:
- Non è richiesto un bilancio depositato con più anni di attività alle spalle;
- È sufficiente presentare un business plan completo, che dimostri la sostenibilità e la prospettiva di crescita del progetto;
- Devono essere fornite dichiarazioni fiscali valide (anche semplificate) e l’assenza di pendenze giudiziarie rilevanti.
Perché il rating MCC è così importante per la tua impresa e come ottenerlo
Conoscere e migliorare il rating MCC può fare davvero la differenza per la tua azienda. Un rating elevato facilita l’accesso al credito, perché le banche sono più disposte a concedere finanziamenti con garanzia pubblica e a condizioni vantaggiose. Inoltre, un buon rating aumenta la credibilità dell’impresa, un fattore cruciale sia nelle trattative commerciali che finanziarie.
Ma il rating MCC non è solo uno strumento esterno: può diventare anche una bussola interna. Sapere qual è il proprio rating significa capire quali aspetti finanziari migliorare, come ridurre l’indebitamento o riorganizzare i bilanci, per rafforzare la propria posizione sul mercato.
Per prima cosa, è fondamentale registrarsi sul portale ufficiale del Fondo di Garanzia PMI e utilizzare la funzione di simulazione del rating per avere un’idea chiara della propria posizione. Successivamente, è importante verificare con attenzione che tutti i dati finanziari siano aggiornati e corretti, controllando il bilancio, lo storico dei crediti e la presenza di eventuali eventi negativi.
Se emergono criticità, conviene lavorare per migliorare i punti deboli, ad esempio riducendo i debiti o monitorando con più attenzione la Centrale Rischi. Solo dopo aver fatto questa analisi e aver ottimizzato la situazione finanziaria, si dovrebbe procedere con la richiesta della garanzia pubblica
Come migliorare il rating MCC: consigli pratici
Il rating MCC riflette l’affidabilità creditizia dell’impresa (o del professionista) e incide direttamente sull’accesso alla garanzia pubblica. Ecco alcune strategie utili per migliorarlo:- Mantieni i conti in ordine
- Presenta dichiarazioni fiscali complete e corrette, evitando errori o omissioni;
- Se sei una PMI, deposita regolarmente i bilanci, curando gli indici di liquidità, redditività e solidità patrimoniale;
- Riduci l’indebitamento e migliora il rapporto tra capitale proprio e debiti.
- Costruisci una buona storia creditizia
- Evita ritardi nei pagamenti di mutui, prestiti, leasing e fornitori;
- Monitora regolarmente la tua posizione presso la Centrale dei Rischi e i credit bureau;
- Se hai linee di credito, usale con equilibrio e senza sconfinamenti.
- Tieni sotto controllo eventuali eventi negativi
- Evita protesti, pignoramenti o segnalazioni pregiudizievoli;
- Risolvi eventuali contenziosi legali con rapidità e trasparenza;
- Cura l’affidabilità dei soci e degli amministratori: anche loro vengono valutati.
- Se sei una start-up, punta sulla pianificazione;
- Prepara un business plan dettagliato, con dati realistici e proiezioni sostenibili;
- Dimostra la validità del modello di business, la sostenibilità economica e le competenze del team.
- Collabora con il consulente o il commercialista
- Un professionista può aiutarti a interpretare correttamente gli indici di bilancio e a impostare una strategia finanziaria che rafforzi il rating;
- Inoltre, ti supporta nella raccolta e presentazione della documentazione richiesta per l’accesso al Fondo di Garanzia.
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