Dopo l'ultimo decreto del premier Conte, che ha annunciato un'iniezione di liquidità per le imprese messe a dura prova dall'emergenza coronavirus, si torna a parlare del Fondo di Garanzia per le PMI, uno strumento istituito nel 2000 e da allora considerato preziosissimo per le realtà imprenditoriali in difficoltà.
Ma quali sono le novità e, soprattutto, come funzionano le procedure per accedere alle agevolazioni?
Vi diciamo subito che, tra le buone notizie, c'è la possibilità di calcolare il Rating Mcc online (la valutazione del merito di credito dei soggetti beneficiari) il quale, a sua volta, viene calcolato sulla base dei soli ultimi due bilanci dell'azienda.
Opportunità allettanti, quindi, sia in termini di snellezza delle procedure che di accessibilità, per un maggior numero di imprese.
Le buone notizie, insomma, sono tante ma procediamo con ordine.
Tanto per cominciare il Fondo di Garanzia, come accennato, non è uno strumento recente ed è stato istituito ormai oltre 20 anni fa per favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca, e spesso si sostituisce, alle garanzie reali portate dalle imprese.
Se fino ad oggi si trattava di un'opportunità “solo per alcuni” oggi questa iniezione di liquidità diventerà per tanti dato che il plafond è stato ampliato dal governo di oltre 1,5 miliardi; contestualmente sono stati anche semplificati i criteri di valutazione per poter accedere ai crediti grazie all'intervento del grande garante pubblico.
A completare i vantaggi la possibilità di calcolare le possibilità di accesso al fondo direttamente online.
L’impresa, in questo momento storico in cui l'economia italiana è praticamente paralizzata, ha quindi la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative).
Due, in particolare, le ultime novità introdotte dal Governo al Fondo di Garanzia:
Nel primo caso - spiega il MNef - la durata della garanzia del Fondo è estesa automaticamente per le PMI che concordano con la banca la sospensione dei pagamenti ai sensi di quanto previsto dall’articolo 56 del decreto Cura Italia (cosiddetta moratoria).
Nel secondo caso - prosegue - i finanziamenti per i quali sia concessa la sospensione di cui all’articolo 56 sono assistiti, fino al 30 settembre 2020, dalla garanzia di un’apposita sezione speciale del Fondo, avente una dotazione di 1,73 miliardi di euro.
La garanzia della sezione speciale del Fondo è concessa a titolo gratuito e senza alcuna valutazione della PMI beneficiaria.
A queste agevolazioni se ne aggiungono poi altre 7 introdotte dall'articolo 49 del precedente decreto “Cura Italia”.
Riportiamo, a tal proposito, la tabella presa direttamente dal sito del Ministero dello sviluppo economico nella sezione dedicata al Fondo di Garanzia
Tema | Cosa cambia con il decreto Cura Italia |
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Gratuità della garanzia | La concessione della garanzia del Fondo alle imprese, precedentemente onerosa, diventa gratuita per tutte le operazioni finanziarie previste dal Fondo |
Innalzamento della misura della garanzia | Fino a un importo garantito di 1,5 milioni di euro per impresa, viene applicata la percentuale massima di copertura della garanzia consentita dalla normativa europea (pari all’80% del finanziamento per la garanzia “diretta” e al 90% dell'importo garantito da confidi o altri fondi di garanzia) |
Innalzamento dell’importo massimo garantito | L'importo massimo garantito per impresa è stato innalzato da 2,5 milioni di euro a 5 milioni di euro |
Più favorevoli criteri di valutazione | La valutazione per l’accesso alla garanzia del Fondo viene effettuata esclusivamente sulla base delle informazioni economico-finanziarie riferite agli ultimi due bilanci chiusi e approvati o, per le imprese non soggette alla redazione del bilancio, alle due ultime dichiarazioni fiscali presentate. Ai fini dell’accesso al Fondo, non sono, dunque, valutate le informazioni di tipo andamentale della Centrale dei rischi. Tale previsione consente l’accesso alla garanzia da parte di quelle imprese economicamente e finanziariamente sane prima dell’emergenza epidemiologica, sterilizzando, in tal modo, gli effetti della crisi economica che ne è scaturita ai fini dell’accesso all’incentivo pubblico. |
Accesso, senza valutazione, alla garanzia per le persone fisiche che svolgono attività d’impresa | I finanziamenti con durata fino a 18 mesi e importo fino a 3.000 euro concessi a persone fisiche che esercitano l’attività di impresa, arti o professioni, la cui attività è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19, sono ammessi alla garanzia del Fondo gratuitamente e senza alcuna valutazione del soggetto beneficiario. |
Accesso al Fondo delle operazioni di rinegoziazione di finanziamenti esistenti |
Diventano ammissibili alla garanzia del Fondo le operazioni di rinegoziazione di finanziamenti esistenti, a patto che il nuovo finanziamento preveda l'erogazione di un credito aggiuntivo all’impresa pari almeno del 10% dell'importo del debito residuo in essere del finanziamento oggetto di rinegoziazione. |
Innalzamento dell’importo massimo delle operazioni di microcredito | Viene aumentato l’importo massimo per operazioni di microcredito da 25 mila euro a 40 mila euro. La “Sezione speciale microcredito” del Fondo garantirà, pertanto, operazioni fino al massimo dell’importo di finanziamento. |
Un'altra novità molto interessante, riguarda il fatto che la valutazione finalizzata all'ottenimento della liquidità avviene solo sulla base delle informazioni economico-finanziare degli ultimi due bilanci. Una buona notizia per tutte quelle imprese in fase di rinascita che, da anni, si portavano il fardello della precedente crisi finanziaria.
Vengono, quindi, per il momento escluse dalla valutazione le informazioni andamentali riportate dalla Centrale Rischi.
A questa buona notizia si aggiunge la possibilità di calcolare il rating MCC (Il merito di credito dei soggetti beneficiari) direttamente online.
Secondo il gestionale del Mef affidato al raggruppamento di imprese costituito da Microcredito centrale, Artigiancasa Spa, DepoBank, Intesa San Paolo e Monte dei Paschi di Siena, bisogna registrarsi e poi avviare la procedura di calcolo online.
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